Ti svelo un segreto scomodo (e liberante): la tua vita non cambia perché decidi di “stravolgerla”. Cambia quando sposti il volante di un solo grado e lo mantieni. Oggi quel grado sembra niente; tra un mese è una strada completamente diversa.
Le micro-abitudini sono proprio questo: azioni piccole, ripetibili, ad attrito basso che producono prove quotidiane — non promesse.
• Una telefonata fatta invece che rimandata.
• 10 minuti di lettura invece di 10 di scroll.
• Scrivere tre cose concluse, invece di macinare colpa su ciò che non hai fatto.
Non sono gesti eroici. Sono contratti con te stessə. Ogni volta che li onori, aggiungi un mattone al tuo senso di autoefficacia. E l’autoefficacia è il vero motore del cambiamento: quando ti fidi di te, agisci di più; quando agisci di più, accumuli risultati; quando accumuli risultati, la fiducia cresce ancora. È un ciclo virtuoso.
Ti interessa l’argomento? Leggi il mio articolo su come credere di più in te stesso
Perché il +1% funziona (anche quando la motivazione non c’è)
La motivazione è un’accensione: arriva, va, dipende dall’umore, dal meteo, da mille cose. Le micro-abitudini appartengono invece alla disciplina gentile: sono talmente piccole da non spaventarti, ma talmente coerenti da farti avanzare. Il cervello premia ciò che porti a termine; per questo la somma di piccoli “compiuto” diventa un salto enorme nel tempo.
Il mio Protocollo +1%
1. Definisci una sola leva per 7 giorni (es. 10′ lettura, 1 contatto professionale, 15′ camminata). Una. Non due.
2. Progettala per giorni normali, non per quelli perfetti: deve stare nel peggiore dei tuoi martedì.
3. Stabilisci orario e trigger (subito dopo il caffè / prima di aprire le mail). Così non decidi “se farla”, ma quando farla.
4. Una spunta al giorno, 1 riga di nota (“fatto / come mi sento”). Le prove battono le sensazioni.
5. Debrief domenica (10′): tieni ciò che ha funzionato, elimina ciò che crea attrito, aggiusta di un grado per la settimana dopo.
In due settimane non “diventi un’altra persona”, ma inizi a ragionare da persona affidabile. E quando ti percepisci affidabile, ti concedi obiettivi più sfidanti — perché sai di poterti fidare di te.
E se “non ho tempo”?
Il tempo non si trova: si libera. Dieci minuti non cambiano l’agenda, cambiano la traiettoria mentale. Sono la prova che puoi scegliere, anche in piccolo. Ed è quella scelta ripetuta che sposta l’ago.
E se salto un giorno?
Non fare la somma dei sensi di colpa: rientra in traccia. La regola è “mai due giorni di fila”. Un inciampo non annulla il cammino; lo rallenta soltanto. Riparti dal prossimo blocco da 10–20 minuti. Subito.
Il mercato non era cambiato: era cambiata lei.
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