C’è una linea sottile, ma fondamentale, tra l’essere affidabili e diventare uno Yes Man.
Uno Yes Man è colui che dice sempre di sì, per abitudine, per timore di contraddire, per desiderio di compiacere. Dietro questa tendenza, spesso scambiata per spirito di squadra o senso del dovere, si nascondono dinamiche interiori più complesse: bisogno di approvazione, mancanza di autostima, paura del conflitto o del rifiuto.
Nel lungo periodo, questo comportamento porta a una serie di conseguenze:
• Sovraccarico di compiti non propri
• Riduzione del tempo per obiettivi personali
• Perdita di credibilità e autorevolezza
• Frustrazione e sensazione di essere sfruttati
Ti interessa l’argomento?
Leggi anche questo articolo sul cambiamento professionale
Come uscire dal ruolo dello Yes Man e riconquistare il proprio spazio
Il primo passo è prendere consapevolezza dei propri automatismi. Dire sì senza riflettere è una reazione. Iniziare a chiedersi “perché sto accettando questa richiesta?” permette di trasformare un’abitudine in una decisione consapevole.
Chiediti: sto dicendo sì perché voglio, o perché temo le conseguenze del no?
Riconquistare il proprio spazio significa ristabilire confini chiari, ridefinire le proprie priorità e imparare a dire di no senza sentirsi in colpa. È un percorso che richiede allenamento, ma è fondamentale per preservare il proprio equilibrio e la propria autorealizzazione.
Assertività: la chiave per uscire dal ruolo di Yes Man
L’assertività è la competenza che permette di esprimere opinioni, desideri e limiti in modo chiaro, diretto e rispettoso, sia verso sé stessi che verso gli altri.
Una persona assertiva non dice sempre “sì”, ma sceglie quando dirlo, in base alla situazione, agli obiettivi e al proprio benessere.
Sviluppare l’assertività permette di:
• Rifiutare richieste eccessive senza colpa
• Esprimere disaccordi in modo costruttivo
• Definire ruoli e responsabilità con chiarezza
• Migliorare la comunicazione con colleghi e superiori
Un “no” assertivo non chiude la relazione: la rafforza, perché introduce chiarezza e rispetto reciproco.
Essere disponibili senza svendersi: trovare un equilibrio sano
Essere disponibili è una qualità. Diventare indispensabili a scapito di sé stessi, no.
La chiave è distinguere tra valore personale e utilità percepita. Il tuo valore non dipende da quanto dici di sì, ma da ciò che sai portare in termini di competenze, idee, contributi e visione.
Per trovare un equilibrio sano:
• Valuta il tuo carico di lavoro prima di accettare nuove richieste
• Impara a rimandare, delegare o proporre alternative
• Comunica con chiarezza tempi e disponibilità reali
• Proteggi tempo e spazio per obiettivi strategici tuoi
Essere sempre disponibili può sembrare una strategia vincente a breve termine, ma alla lunga rischia di annullare identità, motivazione e creatività.
Saper dire “sì” con consapevolezza: quando la scelta diventa potere
Il vero cambiamento non consiste nel dire “no” a tutto. Ma nell’imparare a dire “sì” solo quando è una scelta autentica.
Un sì consapevole è un atto di volontà, non di paura. È allineato ai tuoi valori, ai tuoi obiettivi e alla tua energia disponibile.
Chiediti sempre:
• Questo impegno è coerente con ciò che voglio costruire?
• Sto dicendo sì per paura o per convinzione?
• Cosa sto sacrificando in cambio di questo sì?
Solo quando un sì è libero, è anche utile. A te e agli altri.
Essere uno Yes Man non è un valore. È una maschera che, col tempo, limita l’espressione autentica del proprio potenziale.
Uscirne richiede consapevolezza, assertività e coraggio, ma apre le porte a relazioni professionali più sane, obiettivi più allineati e, soprattutto, a una versione più autentica e libera di te stesso.
Essere disponibili non significa essere invisibili.
Saper scegliere quando dire sì è il primo passo per diventare leader della propria vita.
Segui le mie pagine social!