Ti capita spesso di trovarti immerso in una spirale di pensieri, analizzando ogni dettaglio e considerando ogni possibile esito? Questo fenomeno, noto come “overthinking” può essere un ostacolo alla tua serenità e persino al tuo successo. Per quanto il pensiero analitico sia utile, quando si trasforma in un’attività costante e incontrollabile può generare stress, ansia e senso di paralisi. Fortunatamente, ci sono modi efficaci per gestirlo e superarlo.
Vediamo insieme tre strategie pratiche che possono fare la differenza.
Ti interessa l’argomento?
1. Pratica la Mindfulness e il qui e ora
La mindfulness, o consapevolezza, è un’ottima alleata. Questa pratica ti aiuta a focalizzarti sul momento presente e a osservare i pensieri senza giudicarli, permettendo loro di fluire senza restare incastrati in essi. L’overthinking nasce spesso dall’attenzione eccessiva rivolta al passato o al futuro, e riportare la mente al “qui e ora” ci consente di vedere le situazioni con maggiore chiarezza e serenità.
Come praticarla: Dedica qualche minuto al giorno a semplici esercizi di respirazione consapevole. Mentre inspiri ed espiri, porta la tua attenzione sul respiro e sulle sensazioni fisiche del momento. Ogni volta che un pensiero disturbante o ansiogeno emerge, riconoscilo e riporta delicatamente l’attenzione al respiro. Questa pratica aiuta a creare uno spazio tra te e i tuoi pensieri, riducendo la tendenza al rimuginio.
2. Imposta limiti di tempo per i pensieri
Quando ci troviamo bloccati in un ciclo di pensieri ripetitivi, una tecnica utile è limitare il tempo che dedichiamo all’analisi di un problema. Decidi di concederti, ad esempio, 10 minuti per riflettere intensamente su una questione. Terminato il tempo, imponiti di fare una pausa e lasciare andare il pensiero. Questa tecnica può sembrare semplice, ma si rivela molto potente nel lungo periodo.
Come praticarla: Quando senti che stai iniziando a sovra-pensare, imposta un timer. In questi minuti, scrivi liberamente i tuoi pensieri e le preoccupazioni su un foglio, senza trattenerti. Alla fine del tempo, chiudi il quaderno e allontanati fisicamente o mentalmente da quell’argomento. Questo ti permette di “parcheggiare” i pensieri e recuperare spazio mentale per altre attività o riflessioni più produttive.
3. Trasforma il pensiero negativo in azione
Uno dei motivi per cui l’overthinking è così dannoso è che ci blocca nell’azione, mantenendoci in uno stato di inattività e insoddisfazione. Quando i pensieri ci sovrastano, spesso è utile chiedersi: “C’è qualcosa che posso fare adesso per risolvere questa situazione?” Questo tipo di riflessione ci porta a spostare l’attenzione dall’analisi passiva all’azione concreta, riducendo la tensione mentale.
Come praticarla: Identifica un piccolo passo che puoi fare subito. Se, per esempio, ti preoccupi costantemente di un problema lavorativo, puoi prendere un’azione concreta come pianificare una riunione, fare una ricerca o preparare una lista di obiettivi. Anche un’azione minima contribuisce a ridurre l’ansia, dandoti un senso di controllo sulla situazione e spezzando il ciclo di pensiero ossessivo.
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