Quando si affronta un colloquio di lavoro, molte persone si concentrano principalmente sulla preparazione tecnica: studiano l’azienda, ripassano il proprio curriculum e cercano di anticipare le domande del recruiter.
C’è un elemento, però, che viene spesso trascurato e che può avere un impatto decisivo sull’esito dell’incontro: il linguaggio del corpo.
La comunicazione non verbale rappresenta oltre il 50% della nostra comunicazione complessiva e può trasmettere un messaggio di sicurezza, professionalità e affidabilità, oppure l’esatto contrario.
Postura, gesti, espressioni facciali e contatto visivo giocano un ruolo fondamentale nella prima impressione e nell’interazione complessiva con il selezionatore.
Vediamolo nel dettaglio in questo articolo!
La prima impressione si forma nei primi secondi di un incontro ed è spesso difficile da modificare. Il nostro atteggiamento e la nostra postura possono trasmettere immediatamente fiducia, sicurezza o, al contrario, nervosismo e insicurezza.
Ecco alcuni aspetti fondamentali da curare:
Postura eretta e aperta
Una postura corretta aiuta a trasmettere sicurezza e professionalità. È importante sedersi con la schiena dritta, le spalle rilassate e il busto leggermente inclinato in avanti, per dimostrare attenzione e coinvolgimento nella conversazione. Evita di incrociare le braccia, un gesto che può essere percepito come un atteggiamento difensivo o di chiusura.
Gesti misurati e naturali
Utilizzare le mani in modo naturale per enfatizzare i concetti aiuta a rendere il discorso più chiaro e coinvolgente. Tuttavia, bisogna prestare attenzione a non gesticolare in modo eccessivo, poiché può risultare distraente o segnalare agitazione.
Contatto visivo
Mantenere un buon contatto visivo con il recruiter è essenziale per trasmettere sicurezza e interesse. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio: fissare intensamente l’interlocutore può risultare aggressivo, mentre evitare il contatto visivo può far sembrare insicuri o poco sinceri. L’ideale è alternare il contatto visivo con brevi pause, per creare una comunicazione fluida e naturale.
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Segnali Non Verbali che Trasmettono Fiducia e Sicurezza
Oltre alla postura e ai gesti, ci sono altri segnali non verbali che possono contribuire a rafforzare l’immagine di un candidato sicuro di sé e professionale.
Una stretta di mano decisa
Il primo contatto fisico con il recruiter avviene spesso attraverso la stretta di mano. Questo semplice gesto può comunicare molto sulla personalità di un candidato. Una stretta di mano troppo debole può trasmettere insicurezza, mentre una troppo forte può risultare aggressiva. Il giusto equilibrio è una stretta di mano ferma e decisa, accompagnata da un sorriso e dal contatto visivo.
Espressioni facciali coerenti
Il volto è una delle principali fonti di comunicazione non verbale. Un sorriso autentico aiuta a creare un’atmosfera positiva e a dimostrare entusiasmo per la posizione. Bisogna evitare di mantenere un’espressione neutra o troppo seria, che potrebbe essere interpretata come disinteresse o eccessiva rigidità.
Respiro e tono di voce controllati
Un respiro regolare aiuta a mantenere la calma e a evitare di parlare troppo velocemente. Il tono di voce deve essere chiaro e ben modulato, senza oscillazioni eccessive. Una voce sicura rafforza l’impressione di professionalità e competenza.
Movimenti equilibrati
Anche il modo in cui si muove il corpo durante un colloquio può influenzare la percezione del recruiter. Evitare movimenti bruschi o irrequieti, come tamburellare con le dita, muovere continuamente il piede o giocherellare con oggetti. Questi comportamenti segnalano nervosismo e possono distrarre il selezionatore dal contenuto del discorso.
Errori di Linguaggio del Corpo da Evitare in un Colloquio
Ci sono alcuni comportamenti non verbali che possono compromettere la percezione che il recruiter ha del candidato.
Ecco quelli più comuni da evitare:
Evitare il contatto visivo
Distogliere lo sguardo frequentemente può dare l’impressione di insicurezza o scarsa sincerità. È importante mantenere un contatto visivo adeguato per dimostrare attenzione e interesse.
Giocherellare con oggetti
Manipolare penne, gioielli, occhiali o altri oggetti durante il colloquio trasmette ansia e può distrarre l’interlocutore. È meglio tenere le mani rilassate o usarle solo per sottolineare il discorso in modo misurato.
Postura chiusa o rigida
Evitare di sedersi con le braccia incrociate, le mani in tasca o la schiena incurvata. Questi segnali possono comunicare chiusura, disagio o scarsa fiducia in sé stessi.
Movimenti ripetitivi e nervosi
Toccare continuamente il viso, muovere il piede o giocherellare con i capelli sono segnali di insicurezza che possono trasmettere un’immagine negativa.
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